I vivaci sanno sempre cosa fare. Dimenticato? Macchè!
Se il Natale da rosso e dorato è diventato blu, che fa? Ci sta bene addosso.
Ecco un prontuario natalizio-vacanzico che potremo allungare sui nostri taccuini e appendere al frigo. Ricosceremo diversi tratti dell’identikit vivace, ci stanno braccando da mesi come rivoluzionari e folli, ma la nostra forza brillante agisce silente e #vivashe.
Esplosivo-discreto, tenace-intelligente, bellissimo-pianificabile.
Sono queste le tendenze vivaci per queste feste. Vi ci ritrovate?
E allora ecco un vademecum che cammini con noi dei bai dei. Yuhu.

Scriviamo post gentili, o niente. Niente va anche bene. E stiamo attenti alle cose di cui ci burliamo.

Piantiamo una cosa che cresce. Lo fanno gli hobbit e sono felici. Perché noi no? Un’aloe vera, un abetino, le rape.

Mettiamo un adesivo buffo sullo spruzzino dell’alcol.

Se la casa diventa un centro sociale occupato fa niente. Poi si pensa.

Occhio al prossimo! Il vicino di casa come sta? Sorridiamogli. Rendiamoci utili.

Informiamoci sul sito dell’Ansa, una o due volte al giorno. Quel che succede sta scritto là.
Il vivace le notizie se le sa prendere bene, non se le fa dare male.

Muoviamoci in casa insieme al sole tutte le volte che c’è. E quando non c’è accendiamo una candela.

Giochiamo. Lego, storycubes, scopa, ramino, albi, Among Us (sbirciate almeno le partite dei figli, divertentissimo), puzzle, nomicosecittà (qua ci si scompiscia ancora, non so spiegarmelo),tris, campana in solitario in cortile, battaglianavale, Monopoli, the floor is lava.

Se nostro figlio dice che il professore è uno stronzo, dopo la lezione in DAD, rispondiamogli  che è una possibilità, ma che è anche possibile che lui sia sotto pressione. Se sono un vivace docente, poi, non penso subito che loro siano diventati tutti degli scansafatiche. Considero il fatto che dentro hanno un sacco di altra roba e non me la stanno dicendo. Se non riesco a farlo, semplice: non sono un vivace docente.

Regaliamoci tutti delle cuffie.  La cura dell’ambiente acustico di casa è fondamentale. Accendiamoci Spotify più spesso. Scegliamoci dei podcast fighi. La cultura si muove in tanti modi, così come l’evoluzione personale. Costruiamo i nostri palazzi mentali.

Facciamo videochiamate allegre ai nonni. Spesso. Vigiliamo sulla loro salute e sulla loro allegria. Parliamo anche di cazzate e portiamoli a ridere. Vi serve qualche idea? Vi diciamo le nostre: che cosa hanno cucinato (per gli italiani è sempre un argomento vincente, eh eh), gli aneddoti di quando ancora non erano in pensione. L’Inter (questo secondo la nostra esperienza è un esercizio di autoironia efficacissimo, eh eh).

Stiracchiamoci spesso e camminiamo in solitaria. Minchia quante cose si svelano un passo dietro l’altro.

Mettiamoci crema corpo e profumo, non ci grandelebovskizziamo eccessivamente.

Facciamo un disegno.

Scriviamo. Più sul serio o più per gioco, ma scriviamo.

Se ci imbattiamo in un negazionista parliamoci. Troppo comodo e per niente vivace uscircene con una condanna. Il dialogo vivace pianta, innesca, scomoda. Pratichiamolo, eccheccazzo. Proteggiamo i nostri punti di vista ma apriamoli.

Trucchiamoci gli occhi di luce. Dalla mascherina SI VEDE. Si nota. Curiamo lo sguardo da dentro e da fuori. Gli occhialuti come la Magistra possono scegliere le lenti a contatto (ah la condanna degli occhiali appannati!) e il modo di brillare sotto gli occhi. C’è chi certe ombre ce le ha naturali (basssstarrrrdi!) e chi le sa creare. E allora avanti ai trucchetti, e se per curare lo sguardo volete un libro prendetevi questo!

Guardiamo bene. Educhiamo il nostro sguardo.

Innamoriamoci di tutto. Innamoriamoci di nuovo.
Anche adesso. Vi assicuro che è possibile. Anzi. E’ dietro l’angolo, dannazione! Di un poeta. Di qualcuno. Di qualcosa. Di un sogno nuovo.

Preghiamo.
Chi vogliamo ma preghiamo. Non solo a chiedere ma a proteggere gli altri e a dire grazie. Spargiamo benedizioni a destra e a manca.

Cerchiamo i sapori che amiamo. Apriamo le finestre e la mente.

Il mondo brulica vivace, crediamoci. La vita fa promesse e architetta riconquista.
I motivi per sorridere ci sono, li spargiamo e in mancanza di questi siamo bravi a giocare a inventarli.

State vivaci, amici nostri. E’ festa. Sia festa. Ne siamo sicuri perché festa sapete diventarlo voi!

Funny music suggestion: Behind the clouds, Brad Paisley, from Cars soundtrack

Photo by Cody Black 

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