Stiamo ritrovando o rinnovando il posto per le luci di questo tempo.
Quello che arriva adesso è un tempo lento, che desidera essere ordinato o riordinato, che si dirige lesto verso un attimo di freddo in più, ma anche verso quella luce che andrà man mano aumentando.

L’anno è iniziato, vivaci nostri, e stiamo cadenzando il passo di Gennaio, alcuni di noi sollevati dalla fine di questo marasma emotivo, altri già a respirare guardando a domani, a dopodomani, e al giorno dopo di quello dopodomani. La Redazione di Colori Vivaci Magazine gli auguri ve li fa ora, a giocare nel suo modo hippie, non in mezzo al casino, ma adesso, mo che ce ne siamo tornati alle case, negli studentati, a lavoro, a portare i bambini all’asilo, ritornati in biblioteca a studiare, quando tra una pagina e un evidenziatore vi arriva il tintinnare del bar di sotto. Meh, andatevelo a prendere quel caffè, e poi ritornate a pagina duecentosessantotto, dove avevate chiantato il zippo.

Viene lasciato il segno per sapere bene da dove ricominciare.

In quest’anno nutriamo le nostre relazioni, la nostra mente elettrico-fantastica, riempiamo i fossi che sentiamo di avere, oppure camminiamoci intorno, o tuffiamoci a nuotarci dentro, o piantiamoci dentro un cactus, ma guardiamoli. Giochiamo a scopa con la gentilezza, e a sette e mezzo con le storie forti e fragili dei nostri prossimi. Giochiamo a poker coi taralli al posto delle fiches, che ci serve autenticità, non i tranelli.

Siate sexy, fate l’amore e fatelo o bene o come viene viene, ma guardatevi i laghi negli occhi. E se possibile dopo ridete. Lodate e ringraziate il divino a voi vicino, non feritevi, ma se vi feriscono trovate la cura nella bellezza delle arti. Fatele, praticatele, se vorrete lo faremo insieme.
Arriverà qualcosa a smarrirci, ma noi vedremo di creare.
In tanti anni suonati-rock di attività, Colori Vivaci vi dice che a creare ci si eleva sempre. Di un gradino, di una montagna, di sette cieli, non importa quanto, la misura sta nel passo. E il passo non si fa e basta. Si crea.

Messe in un canto le luci di questo tempo, tiriamo fuori quelle per domani. E mettiamocele addosso nel cammino.

Noi ci saremo. 
Ci trovate non solo in questo brivido abitato frizzante nella rete, ma sapete che siamo persone e che persone siamo. Vi vediamo. Vi vogliamo bene.
Avanti.

La Magistra e la Redazione

Illustrazione: Lee Seok-Gu

 

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