Mia madre mi ha dato la vita una volta, tanto tempo fa, e oggi me l’ha data di nuovo.
Lei s’è ripresa la sua, e spero se la sia portata dove voleva essere, ormai da anni.
Per me, oggi, inizia una nuova vita.
Non sono più figlio. Non sono padre (ma questa è stata una mia scelta, dunque niente recriminazioni né rimorsi). Sono un uomo che, nel mezzo del cammin della sua vita (ma facciamo anche due terzi, và) si ritrova in una selva.
Ma non è oscura. E poi io amo il bosco.
Da qualche parte c’è un torrente. Come quando ero bambino, e lei e papà mi portavano in viaggio, e io volevo sempre andare dove c’era l’acqua. Mi hanno portato tante volte in viaggio. Forse questa voglia di divorare il mondo me l’hanno insegnata un po’ anche loro.
E i torrenti, prima o poi, arrivano al mare.
Il mio mare.
Il mio posto per eccellenza.
Soprattutto, la selva non è oscura perché non sono solo, e non lo sarò mai. Questa non è una cosa che posso aver imparato da mia madre, di sicuro, se non per reazione. Ma comunque la so. Comunque so che quanto più semini amore e amicizia, tanto più il tuo bosco sarà rigoglioso.
Sono triste, oggi, ma non devo dimenticare, per nessun motivo, di brindare alla mia nuova vita. Tutto quello che ho intorno, adesso, l’ho scelto io. E lo amo.

Testo e fotografia di Manlio Ranieri

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