Ella è la somma dei suoi genitori, un mix di insicurezza, senso di colpa e rompicazzaggine, una che la mattina si alza con la voglia di incendiare persino gli acari della polvere costruttori delle malinconie del risveglio.
È quella dei ma. Le piacciono da morire gli orecchini ma non li indossa mai, ha trenta borse ma ne cambia una a stagione, adora i rossetti ma il Virus vuole la mascherina, ha mutande di pizzo ma cazzo come fanno male a stare seduta e porta sempre quelle ascellari modello Fantozzi. È quella che trova gioia nel ragù ma dopo pranzo si sente come se avesse ingurgitato uno dei cinghiali di Obelix, che vivrebbe di patatine al formaggio ma al solo pronunciare la parola latte le viene lo sturbo, che si scioglie al profumo di fascine bruciate ma può trasformarsi nell’incredibile Hulk se le etichette dei bagnoschiuma non sono allineate verso il lettore che passa come lei molto tempo sul vaso sanitario.
Ella vuole fare l’amore di pomeriggio, nelle giornate di sole con la tapparella abbassata o in quelle di pioggia con il lume acceso, anche se non è abituata al contatto fisico con la gente e divide l’affitto con l’ansia. Le piacciono i libri, odia chiedere e vorrebbe ricevere ogni tre minuti un ho bisogno di te. È colei che apre le braccia al suo cane e lo vede passarle accanto come se fosse la donna invisibile, e per questo potrebbe persino piangere. Se non fosse chiaro Ella è fragile, ma non debole, non prenderla per il culo, la perdi.
Ella è Tiziana, io, non so.

Gif tratta dal film Zazie dans le metro

Prodotto durante il corso online ispirato a Fabrizio de Andrè di Colori Vivaci Magazine

 

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