Un incontro cambiò la mia vita
Non ho mai avuto alcun segreto con mia madre.
Con lei posso confidarmi su tutto, come due amici che si conoscono da sempre e sanno che non si tradiranno mai. Quando parlo con mia madre, ogni dubbio e incertezze si dipanano. Una sera di luglio, decido di porle una domanda di cui da tempo non riesco a trovare una risposta.
Lei è fuori nel giardino, intenta a leggere un libro. Io mi avvicino con discrezione e le dico:
«Ehi má, devo farti una domanda».
Lei un po’ infastidita alza lo sguardo e quasi sbuffando: «A quest’ora devi farmi la domanda, e poi non vedi che sto leggendo?»
Io non demordo e continuo: «Dai mamma, è importante, poi promesso ti lascio in pace, dai ascoltami un attimo».
Lei, alla fine si arrende : «Va bene, sentiamo che hai di così importante da dirmi».
Soddisfatto di averla convinta ad ascoltarmi, mi siedo di fronte a lei e guardandola dritta negli occhi : «Vorrei cercare di capire perché, quando tu e papà siete venuti alla villa della nonna per conoscere me e gli altri bambini dell’istituto, non appena ti ho visto sono corso ad abbracciarti forte, pur non conoscendoti?»
Mia madre sbuffando: «Ancora con questa domanda Giuseppe? Più volte ti ho risposto che personalmente non lo so, è stata una tua scelta, evidentemente era destino».
Quelle parole ogni volta mi riempiono il cuore di gioia: «Sicuramente hai ragione mamma, quando ti ho vista, mi hai trasmesso serenità e sicurezza, per questo non potevo fare a meno di abbracciarti, perché sapevo di essere sicuro tra le tue braccia e protetto ma soprattutto amato».
Lei sempre con il suo simpatico sarcasmo: «Ehhh, sai che culo. Dai sto scherzando Giuseppe, lo sai che dal primo giorno ti ho amato e sapevo che saresti stato tu il bambino da adottare, colui che avrebbe riempito la nostra casa silenziosa con le su risate, con la sua voglia di rinascere. Ti voglio bene tesoro, però ora vai a dormire, prima che scoppiamo a piangere insieme come due bambini».
Finalmente sono riuscito a trovare la risposta che cercavo e così mi avvicino a lei e le stampo un grosso bacio sulla guancia : «Anche io ti voglio bene má».
Prima di andare a dormire, mi volto verso mia madre un’ultima volta e scorgo una piccola lacrima sul suo viso accompagnato da un leggero sorriso.
In quel momento comprendo di aver fatto la scelta più giusta della mia vita.
Testo e foto di famiglia di Giuseppe Di Ciaula
per il nostro laboratorio di scrittura online e interattivo I racconti scritti dell’estate