Spaghetti e asparagi
L’esercizio era narrare di una vicenda a scelta dando particolare risalto al ruolo della luce. In questo testo Paola è stata molto brava nel descriverla in diversi tratti, e a gestire il moto emotivo che procura una scomparsa.
Il sole stava tramontando mentre Maria in cucina preparava la cena. Aveva deciso di cucinare gli spaghetti con gli asparagi, un piatto che suo marito amava molto. Erano sposati da quarantasette anni. Ogni tanto ci pensava. Quarantasette anni insieme. Quarantasette anni di risate, pianti, baci, litigi, viaggi, tradimenti. Quarantasette anni: una vita insieme. Ma nonostante tutto il tempo trascorso le piaceva ancora molto cucinare per lui. Il sole stava calando lasciando sempre più spazio alla sera, però Maria non voleva accendere la luce, voleva continuare a muoversi indisturbata nella penombra del crepuscolo. Conosceva gli spazi bene come le sue tasche, e avrebbe potuto muoversi in quella cucina anche al buio, nella totale oscurità. Prese una padella, ci mise dentro dell’olio, un po’ di cipolla e poi gli asparagi. Erano belli, freschi e verdi, e sprigionavano profumo di campagna. Poi versò la pasta nella pentola con l’acqua bollente e si sedette ad aspettare. La televisione era accesa nell’altra stanza, e all’improvviso vide suo marito entrare in cucina. Il sole ormai era tramontato e la stanza era quasi al buio. L’unica luce che si vedeva in maniera distinta era l’azzurro della fiamma dei fornelli. Maria si alzò dalla sedia e accese la luce, guardò suo marito con dolcezza e iniziò ad apparecchiare la tavola senza dir nulla. La quotidianità era fatta anche di stanchezze e silenzi condivisi. Scolò la pasta, la fece saltare in padella e la mise nei piatti. Si sedette a tavola e iniziò a mangiare, poi si versò un bicchiere di vino e disse: “Oggi sono cinque anni che non ci sei più, amore mio”.
Uno scritto di Paola Tudino, nel corso di scrittura on line Chiaroscuro Vivace, tenuto da Antonella Petrera per Colori Vivaci Magazine.
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Fotografia di copertina: © Valencia, Spain by Elliott Erwitt on artnet Auctions
