Che bello essere bambini. La spensieratezza di un bambino è qualcosa di unico e soprattutto irripetibile. I bambini, com’è giusto che sia, non hanno pensieri se non il gioco, la nanna e la pappa, non devono pensare a lavoro, impegni personali, spesa e tutto ciò che quotidianamente coinvolge un adulto. Chi non pagherebbe oro per tornate a quel periodo meraviglioso, in cui ci divertivamo ed inventavamo giochi avendo a disposizione anche solo un sasso o un filo d’erba. Certo oggi la situazione è un po’ diversa, i bambini, già intorno all’età di 5-6 anni iniziano ad interagire con dispositivi elettronici come finti tablet, finti smartphone e video giochi sui cellulari dei genitori. Ma nonostante ciò, sicuramente un bimbo sarebbe in grado di inventare giochi dal nulla anche in quest’era futuristica in cui sembra che la tecnologia stia prendendo il controllo delle nostre vite. Fatto sta che i momenti passati quando eravamo bambini non torneranno più. Il tempo passa per tutti inesorabilmente e tutti diventiamo grandi. Ma quali sono i passi che in una vita ci fanno crescere?

I primi passi

Innanzitutto, la prima crescita si ha nelle scuole. La scuola è un luogo in cui, grazie all’insegnamento delle diverse materie, quelle comuni e quelle di indirizzo, si cerca di formare menti critiche ed attive nelle teste degli studenti che le frequentano. Ed è in questo ambito che si incontra la prima crescita di un ragazzo, che inizia a scontrarsi con le prime responsabilità ed impegni personali, che in una scuola corrispondono a compiti a casa ed in classe o interrogazioni orali. Ma c’è un’altra cosa molto importante che si impara nelle scuole ed è vivere. Vivere confrontandosi con tante altre persone, ascoltando e facendosi una propria idea delle cose importanti della vita, capire come funziona il mondo e quali sono le vere priorità di un’esistenza.

Il ruolo di un insegnante

Un ruolo fondamentale in questo processo di crescita lo hanno i maestri ed i professori, persone che dedicano la vita ad insegnare ad altri a crescere e vivere. Alcuni insegnanti sono in grado di lasciare un segno indelebile nelle menti dei ragazzi loro studenti, sono in grado di stimolare la loro creatività e, chi negativamente, ma soprattutto chi positivamente, influenzano la crescita dei ragazzi esponendoli a quelli che sono i loro ideali. C’è il professore di scienze appassionato della vita, curioso del mondo e avido di conoscenza che può stimolare in un ragazzo la voglia di viaggiare ed esplorare il mondo, un ragazzo che una volta diventato grande, potrebbe seguire queste spinte e raggiungere qualsiasi parte del mondo con l’aiuto di agenzie viaggi come traveldesign.it. C’è il professore di letteratura, innamorato della cultura del mondo che trasmette nei ragazzi la passione per la poesia o per la letteratura stessa che li spinge a diventare accaniti lettori di tutto ciò che è carta stampata, allenando così la conoscenza della lingua scritta e delle diverse culture del mondo. La scuola non è solo compiti e studio. La scuola è insegnante di vita e plasmatrice di menti.

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