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Marilyn Monroe, nome d’arte di Norma Jeane Mortenson, è stata un’attrice, cantante, modella e produttrice cinematografica statunitense (1 giugno 1926, Los Angeles, California, Stati Uniti, 5 agosto 1962, Brentwood, Los Angeles, California, Stati Uniti)

Ha personificato il fascino di Hollywood con una bellezza e un’energia che hanno fatto innamorare il mondo. Giovane, sensuale, ricca e famosa, la donna che ha cambiato l’immginario erotico maschile viene ricordata così. E’ morta, al culmine della carriera, in un villino isolato di Hollywood. Norma Jeane Mortensen, alias Marilyn Monroe, avrebbe compiuto domani 74 anni.

Un’infanzia difficile: sua madre Gladys Monroe era povera e il padre non la riconobbe mai. Un matrimonio a 17 anni per fuggire di casa. La sua vita pubblica cominciò quando diciottenne arrivò per la prima volta a Los Angeles, accompagnata dal marito James Dougherty. Allora nessuno avrebbe scommesso un centesimo su di lei. Nel 1944 Norma Jeane fu fotografata al lavoro da un giornalista che voleva tesimoniare il contributo delle donne durante guerra. Il fotografo subito le chiese di posare altre volte per lui e in breve tempo la lanciò come modella. Nel 1945 Marilyn era già comparsa 33 volte sui giornali di moda. Poi lasciò il lavoro e tentò la carriera cinematografica.

Il 23 luglio 1946 firma un contratto con la Twenty Century Fox, che la assume a 125 dollari la settimana. Subito dopo aver firmato con la Fox, Norma Jeane comincia a farsi chiamare Marilyn Monroe. Il legame con Jim Dougherty non è duraturo, così come i successivi due matrimoni, con il giocatore di baseball Joe Di Maggio e con lo scrittore Arthur Miller che l’ha sempre ricordata come una vera “musa ispiratrice”. Tentò il suicidio poco dopo il primo matrimonio, ottenne il primo divorzio ad appena 20 anni.

Marilyn Monroe fu celebre anche per le sue chiacchierate storie d’amore, non tutte alla luce del sole: con il produttore Howard Hughes che le spalancò le porte di Hollywood, con Yves Montand (suo partner in Facciamo l’amore) e soprattutto con il presidente Kennedy e con suo fratello Bob.

Eppure la splendida attrice, la diva più amata nella storia del cinema insieme a Greta Garbo e Marlene Dietrich, non faceva mistero di avere la vocazione della tranquilla casalinga, della ragazza di provincia. Aveva un carattere instabile e allegro, finì travolta dall’alcool e dai sonniferi, di cui era intossicata quando morì suicida. Lasciando dietro di sè, oltre al mito, anche un mistero: fu la mafia a pronunciare la sua sentenza di morte?

(Repubblica, maggio 2000)

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