The Burbs (L’erba del vicino) è un film del 1989 con protagonista Tom Hanks. Un film pienamente 80’s che riporta numerosi temi, simboli, immagini, ambientazioni che hanno caratterizzato il decennio del cinema di fantascienza e di fantasia per eccellenza; uscito tre anni dopo Casa Dolce Casa (1986, con Tom Hanks e  Shelley Long) e di Heatburn (1986, con Maryl Streep e Jack Nicholson) ne continua il tema, ricco di spunti di riflessione, della casa e di ciò che essa rappresenta per chi ci abita dentro. Entrambi coniugi quelli protagonisti di Casa dolce casa e Heatburn, entrambi finiti in case in costruzione, da ristrutturare, con dei manovali che fanno male il loro lavoro, costringendo i coniugi a vivere nella provvisorietà. Questa ultima non soltanto fisica (come sono tutte le case vecchie da rimodernare), ma anche morale; una casa in ristrutturazione è simbolo anche di un matrimonio che può finire da un momento all’altro, una logica del temporaneo che caratterizza l’unione stessa. Il tema della casa viene però svolto in maniera più fantasiosa in un bel film (per la regia di Joe Dante) di fine anni ottanta che ci fa toccare con mano il respiro artistico di quegli anni, il tutto incorniciato in una fotografia che predilige il verde acceso e il rosa (fotografia di Robert M. Stevens). Ambientato in America (Mayfield place) nelle case di periferia tipiche del genere statunitense (pensiamo ad American Beauty) con le classiche cherokee jeep nel garage (rigorosamente distaccato dall’abitazione) e il pratino davanti. Tradotto in italiano come l’erba del vicino questo film si interroga su alcuni motivi tipici dell’abitare in comune: il rapporto più o meno di simpatia con chi abita affianco a noi, i piccoli dettagli che possono generare un conflitto (come  il caso del cagnolino del vicino che fa i suoi bisogni nel pratino-habitat del confinante), abitudini consolidate per la maggior parte degli abitanti della strada. Se queste abitudini non vengono condotte da chi abita nella stessa strada può nascere un sospetto, e quindi nuovamente il conflitto. Tom Hanks (il Signor Ray Peterson),  Mark Rumsfield,  Art Weingartner  svolgono le loro azioni abitudinarie in Mayfield place, quindi curano il prato e buttano la spazzatura nell’apposito contenitore; i vicini (i Klopek) non sono altrettanto “normali”, si sono trasferiti nella residenza che prima era di altri inquilini, non scambiano nessuna parola con gli altri abitanti della strada, sono costantemente chiusi nel loro appartamento, che già dall’esterno preannuncia di essere fatiscente, sporco, impolverato, in una parola strano. Il signor Peterson (che nel film ha preso una settimana di distacco dal lavoro) incuriosito dalla stranezza dei vicini, si decide a fare breccia in quel mondo a parte; una volta dentro l’appartamento, ha conferma di quanto esso sia desueto, disordinato, impolverato, abitato da gente molto sospetta. In tutti gli abitanti della casa sono tre: un ragazzo trasandato, suo zio, il dottor Werner Klopek. Il signor Peterson , dopo la scomparsa inspiegabile del vicino Walter è convinto, data la sospettosità dei vicini, che siano stati proprio loro a farlo sparire, uccidendolo. Nella convinzione che sia andata così, scava una fossa nella cantina  (piena di oggetti dalla destinazione d’uso non ben chiara, tipo un’enorme caldaia a vapore) ma non trova il cadavere di Walter, anzi, provoca un incendio e fa saltare in aria la casa dei Klopek.  Con l’arrivo della polizia il signor Peterson apprende che in realtà il vicino scomparso si è recato in ospedale d’urgenza perché colto da infarto. Apparentemente i vicini non sono dei killer psicopatici. Anzi, il “dottore” della strana famiglia risulta essere un illustre patologo. Ma i sospetti alla fine vengono corroborati dal ritrovamento delle ossa degli ex inquilini della casa nel bagagliaio della macchina del dottore. I vicini hanno ucciso i vecchi inquilini e si sono appropriati della loro casa. Morale della favola? Diffidare di chi non viene a bussare alla vostra porta, anche solo per offrirvi dei graditissimi dolci.

Giovanni Sacchitelli

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