Sliding doors
Sliding doors, film del 1998, con protagonista la leggiarda Gwyneth Paltrow nelle vesti di addetta alle pubbliche relazioni, poi decaduta a cameriera o ascesa al ruolo di iniziatrice di una start up a seconda di come pensare il proprio destino. Se Ellen, dopo essere stata licenziata dal suo ufficio per aver “rubato” tre bottiglie di vodka, raggiunge in tempo la sua metro per tornare a casa, allora ha modo di non rimanere incastrata nelle sliding doors della metro, se no, rimane a terra, viene derubata e assalita da un balordo, tornando a casa con una ferita non da poco. Nel primo caso, Ellen, riesce a raggiungere l’interno del treno, trovandosi a fianco di James (John Hannah), che cerca di intavolare una conversazione con lei, provando a distrarla dalla lettura di un libro, adducendo come scusa il fatto di sentirsi di buon umore. Ellen, ribatte dicendo di essere contenta se qualcuno, a differenza sua, è allegro, ma vuole soltanto essere lasciata in pace, libera di concentrarsi sul suo libro. James e Ellen, non si vedono per la prima volta, lui le ha raccolto da terra l’orecchino che le è caduto in ascensore e Ellen lo ha ringraziato per questo; comunque sia desidera restare indisturbata. Ellen si accorge di esser stata un po’ amara con James, così prima che lo perda di vista si scusa. Questa prima possibilità di eventi vede Ellen tornare a casa e scoprire suo marito Gerry a letto con un’altra donna (Lydia), lo coglie sul fatto proprio nel momento migliore, è costretto ad interrompere l’orgasmo sbiancando davanti alla figura della sua compagna e convivente, dichiara di non volerne più saperne di lui. L’altra possibilità, invece, è del tutto innocua per Gerry, che ha tutto il tempo per nascondere i resti dell’incontro con Lydia. Ellen non lo coglie in flagrante e gli racconta la sua giornataccia, ignara di quello che è accaduto pochissimo tempo prima, anche se inizia già ad architettare sospetti dalla posizione insolita di un bicchiere da brandy sul tavolo, l’altro Gerry lo fa scivolare furtivamente nel cesto della biancheria e dalla musica di Elton Jhon, che Gerry Odia. La prima possibilità della vita di Ellen continua in discesa, si ritrova a bere al punto di ubriacarsi e incontra nuovamente James; quest ultimo la esorta a reagire positivamente alla nuvola nera portata dai suoi guai, sia nel lavoro, sia nella vita sentimentale, tra i due inizia a crearsi qualcosa che va al di là di uno sconosciuto conosciuto per caso su una metro, ma di un confidente e potenziale amante. Ellen e James escono insieme, lei le racconta del suo ex lavoro di p.r. e del suo attuale lavoro di cameriera, per lui inadatta ad una personalità come la sua. Intanto sull’altro versante, Gerry, per far superare a Ellen la pesantezza del licenziamento, la porta a bere fuori, entrambi alzano il gomito, Gerry si ritrova a far bere del succo alla sua compagna per evitare che abbia ancora problemi di vomito post sbronza. In questo altro campo di possibilità, o per dirla filosoficamente con Leibniz un altro mondo possibile, Gerry riesce a destreggiarsi tra la sua amante Lydia e Ellen senza molti sforzi logistici, anche in questo campo Ellen è diventata cameriera ed è incinta del suo stesso compagno. Nell’altra parte, Ellen ha rotto con Gerry, che la cerca disperato, implorando il suo perdono, ma ormai il cuore di Ellen batte per James. Ellen bacia James in una notte perfetta, con le luci di un ponte che brillano sullo sfondo alle quali si abbina l’eloquio balbettante ma sincero di James. Sembra che tutto ormai sia decretato riguardo all’unione sentimentale tra James e Ellen, lui è l’uomo giusto, diverso da tutti quelli che ha conosciuto fino ad ora, tra questi compare lo scrittore e compagno Gerry. James è onesto, premuroso, desidera sessualmente Ellen, a differenza di Gerry con il quale Ellen non ha un rapporto da due mesi. In questo quadro Ellen si è ripresa totalmente la propria vita, è titolare di un’agenzia di pubbliche relazioni, ha aiutato un amico di James ad aprire un elegante ristorante, ha un taglio di capelli diverso e più mondano ed è anche incinta di James. Nell’altra storia di eventi, Ellen lavora come camierera, Gerry continua il suo “lavoro” di romanziere (è infatti preda di un blocco dello scrittore) e Ellen si ritrova incinta del suo compagno; non sa come comunicargli la notizia, essendo Gerry sempre indaffarato in altre cose apparentemente più importanti. Ellen viene a conoscenza della verità, già sospettata e chiesta parlando negli occhi a Gerry, il quale aveva negato. La donna che ha chiesto ad Ellen di fare un colloquio di lavoro è l’amante di Gerry. Ellen scappa disgustata e nella corsa inciampa sui gradini, cadendo e finendo in coma, uno stato di coscienza dal quale si sveglierà fortunatamente e contro ogni previsione. Ellen si risveglia e Gerry è lì accanto a lei, pensa che lei abbia cambiato atteggiamento nei suoi confronti, ma non è così, lo invita ad uscire e a lasciarsi la porta alle spalle. Questo ambito, finisce bene. L’altro annuncia una fine altrettanto negativa. James non è l’amante perfetto, onesto, non bugiardo come Jerry, interessato realmente alla vita di Ellen, anche lui è sposato. Tutto questo sembra portare un parallelo con l’altro ambito di eventi, sia da un lato, sia dall’altro l’esistenza di Ellen è maledetta. Non è così. James è in buoni rapporti con la moglie, ma sono separati ed hanno un atteggiamento positivo soltanto per non far indispettire la madre di James, ricoverata in ospedale, dove Ellen li ha visti baciarsi. Tra non molto James e la moglie dovranno divorziare. Dopo aver rincorso Ellen, James le dice la verità, garantendole di non mentire, e di esser innamorato di lei, avviene una riconciliazione, ma per l’entusiasmo Ellen distratta viene investita entrando in coma e morendo. In lacrime James, l’eroe positivo, cede impotente davanti alla linea dritta dell’elettrocardiogramma, eppure le aveva promesso di renderla felice. Ciò che aveva una piega negativa termina in modo positivo, nell’altro quadro invece, l’evoluzione positiva degli eventi non è sufficiente a giustificare un finale, a sorpresa, negativo. I mondi possibili, si incrociano alla fine del film, quando la prima Ellen, quella non ha preso la metro e non ha scoperto all’inizio il tradimento, incontra James, che ha avuto modo di incontrare soltanto in ascensore. Due esistenze diverse e separate divengono unite e sullo stesso piano. Forse che Ellen già pensava alle due esitenze quando ne viveva una per volta?
Giovanni Sacchitelli