Sempre questa sensazione di inquietudine,
di attesa d’altro.
Oggi sono le farfalle
e domani sarà la tristezza inspiegabile
la noia o l’ansia sfrenata di rassettare questa o quella stanza
di cucire,
andare qua e là a fare commissioni
e intanto cerco di tappare l’universo con un dito
creare la mia felicità con ingredienti da ricetta di cucina
succhiandomi le dita di tanto in tanto
di tanto in tanto sentendo che mai potrò essere sazia
che sono un barile senza fondo
sapendo che ”non mi adeguerò mai”
ma cercando assurdamente di adeguarmi
mentre il mio corpo e la mia mente si aprono
si dilatano come pori infiniti
in cui si annida una donna che avrebbe voluto essere uccello, mare, stella..
ventre profondo che dà alla luce Universi splendenti stelle nove…
E continuo a far scoppiare pop corn nel cervello
bianchi bioccoli di cotone
raffiche di poesie che mi colpiscono tutto il giorno
e mi fanno desiderare di gonfiarmi come un pallone per contenere il mondo
la natura
per assorbire tutto e stare ovunque
vivendo mille e una vita differente…
Ma devo ricordarmi che sono qui e che continuerò ad anelare
ad afferrare frammenti di chiarore
a cucirmi un vestito di sole, di luna
il vestito verde color del tempo con il quale ho sognato di vivere un giorno su Venere.

Gioconda Belli


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