L’atrocità della pena di morte vista dalla parte del boia, di chi – dopo l’esecuzione – rimane su questa terra a combattere con i fantasmi oppure, ancor meglio, di chi si rifiuta di farlo andando incontro a rischi enormi.

Il male non esiste è un film carico di sentimento: di pietà e di paura, di amore e di indifferenza. Quattro episodi che, spesso, hanno il ritmo languido della quotidianità, tranne poi esplodere in cariche di adrenalina che lasciano lo spettatore stordito ogni volta che uno dei protagonisti entra in contatto con la morte. Il lungometraggio di Mohammad Rasoulof ha vinto l’Orso d’oro al festival di Berlino nel 2020, e solo oggi approda nelle sale italiane. Il legame stretto fra la vita e la morte, fra l’odio e l’amore, devono lasciarci riflettere: ancor più oggi, che una guerra sta seminando distruzione e lutto al confine del nostro continente.

Ma Il male non esiste è ambientato un po’ più in là, in quell’Iran che ha condannato apertamente il suo regista e non gli ha concesso di lasciare il paese per andare in Germania a ritirare il trofeo. Le atrocità non devono scuoterci solo quando ci accadono sotto il naso; il mondo è una sola casa e, soprattutto, il dolore non conosce confini né colore della pelle. È proprio questo che sembra volerci dire il regista che, non a caso, ambienta il primo dei quattro episodi in una cornice di normalità che ci fa sentire quasi a casa, nascondendo l’orrore per lunghi minuti prima di iniziare a mostrarlo e a mostrarne le conseguenze.

“Il male non esiste” è a Bari al cinema Il Piccolo fino a giovedì 23 marzo. Affrettatevi.

Spettacoli ore 18.00 e 20,45.  Acquista biglietti

Manlio Ranieri

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