“la vita è assolutamente prevedibile, mia cara. non esistono colpi di scena, non esistono i principi azzurri nè i lieto fine delle favole. Ogni cosa va nel modo più banale e scontato che ci si possa aspettare. non credere a chi ti dice che tutto è possibile. e’ una bugia. tutto è tristemente immaginabile. E’ per questo che dobbiamo farlo. dai monta su!”
“si si arrivo, questa valigia è pesante. ho 72 anni e un’infinità di dolori articolari”
“e non ringrazi Dio?i dolori sono il segnale che sei ancora viva!”
si erano date appuntamento all’alba, avevano preferito la macchina di Fran, perchè aveva il bagagliaio più ampio. Nicole si mise alla guida, inserì la cintura di sicurezza e controllò lo specchietto retrovisore. finalmente! sentiva l’eccitazione nelle mani che stringevano il volante. non avrebbe mai pensato a 70 anni di poter vivere la sua più bella avventura.
si guardarono negli occhi, Fran sorrise e Nicole mise in moto. Si sentivano libere.
“a fanculo quel coglione di mio figlio e quella strega di sua moglie, tanto bella quanto stupida”
“Dai Nicole, non dire così! è tuo figlio!”
“E quindi? ho partorito un coglione, avrò pur diritto di dirlo, sono sua madre”
“in effetti si” disse Fran “sai, hai ragione tu. non cambia mai nulla. Tutto va sempre come la gente si aspetta che vada. Sotto l’albero a Natale c’è sempre un maglione, la carta igienica nel cesso finisce sempre nel momento meno opportuno, i belli e ricchi sposano sempre le belle e ricche, il ciclo arriva sempre quando stai per partire per le vacanze”
“beh questo direi che non è più un nostro problema da tempo!”
scoppiarono a ridere, pensarono entrambe che quella era stata la migliore decisione mai presa nella loro vita. non avevano nulla da perdere, o forse non l’avevano mai avuta. avevano sempre obbedito a tutti, risposto alle aspettative di chiunque,si erano sempre sentite in difetto col mondo, incapaci e immeritevoli di qualunque forma di amore, avevano aspettato inermi che la vita le sorprendesse, e invece nulla.
a 70 anni suonati avevano deciso insieme di prendersi per mano e di urlare un clamoroso, potente ed assordante VAFFANCULO.
mentre imboccavano l’autostrada, Nicole girò la manopola del volume e “space oddity” risuonò così forte da far tremare le casse della vecchia auto.
“Nicole, ho dimenticato le pillole per la pressione!”
“tranquilla Fran, non ci serviranno”, inforcò gli occhiali da sole, sorrise e spinse il piede sull’accelleratore.

Nicla Gadaleta

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