Carmen Consoli torna al suo pubblico, quello del Rigenera Smart City, più carica che mai.

Parla, si descrive, ride, si sente il suo accento siciliano, autentico suono della terra, soffia i suoi pensieri ed è profondamente rock.

Ed è giovane, di una giovinezza senza età, la più rara, la più pura.

E’ un piacere stare ad ascoltarla e a guardarla, con la sua gonna in ecopelle e tacchi a spillo neri.

La sua pettinatura è un inno alla spensieratezza.

Mille violini suonati dal vento in una notte di settembre in Puglia, dove i cuori e i sorrisi del pubblico sono uniti a lei e si sente.

Ci dona tutti i suoi successi indimenticabile, con una sferzata energica altamente emotiva.

Parla con e dei suoi musicisti con una naturalezza e un affetto simpatico ed autentico e ci racconta che ha deciso di arrivare a Bari con la sua auto, con i suoi tempi, perché così la città avrebbe avuto il tempo di accoglierla e lei di accogliere la città, di guardarla, di respirarla.

Perché una vita troppo veloce non è una vita che viene vissuta a fondo. Non viene capita, non viene amata come la si dovrebbe amare. E questo messaggio arriva chiaro e diretto come le sue parole cantate.

Parla dei deboli, li difende, di chi si arma di libri e comprensione per vivere e lo dice a chiare lettere “Perché l’empatia non è una minchiata”

 

GRAZIE Carmen

Coltivare le rarità è un atto rivoluzionario.

 

Grazie Rigenera Smart Festival delle Periferie

Grazie Mila Ufficio stampa

Grazie alla nostra amata voce che è quella di Colori Vivaci Magazine

 

Testo di Annalisa Falcicchio

Fotografie di Nicola Anaclerio

 

 
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Di casi umani è piena la letteratura, e di stranezze è piena la vita.
Materiale narrabile curioso e frizzante disseminato tutto intorno a noi.
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