Il click-baiting e la polarizzazione delle opinioni, come se tutto fosse da ridurre a tifo da stadio, stanno rendendo impossibile esprimere un’opinione articolata.
Un esempio?
La diatriba sui Maneskin che si è accesa in seguito alle dichiarazioni di Steven Wilson, frontman della band indie-rock britannica Porcupine Tree.
Quanti di voi sono andati oltre i titoli dei post che ne riportavano la notizia?
E, soprattutto, quante testate hanno scelto di andare al nocciolo della questione, nel titolare i loro articoli, piuttosto che puntare tutto sull’opinione relativa ai Maneskin e ai Greta Van Fleet?
Ve lo dico io: nessuna.
E adesso vi svelo quel è, a mio modesto parere, il nocciolo dell’intervista rilasciata dal cantante britannico, di cui la critica alle giovani band era solo una mera conseguenza.
C’è una frase fondamentale:
“Il rock ha fallito nel reinventarsi per troppo tempo. È ormai diventato virtualmente invisibile nel mainstream (…) Non dico che sia una brutta cosa, anche io se fossi un ragazzino sarei più interessato a Billie Eilish o a Taylor Swift che al nuovo disco degli Iron Maiden o dei Foo Fighters. Ma ho scoperto tante nuove rock band valide negli ultimi 20 anni? La risposta è no.”
Il punto, quindi, è che tutto nasce da un’analisi sullo stato di salute della musica rock. Il giudizio sulle giovani rock band mainstream scaturisce proprio da quello: non sono originali, non hanno inventato niente, sono soltanto – per usare le sue stesse parole – “una copia scadente di quel che erano gli altri” (e qui torniamo al fulcro: il rock ha fallito nel reiventarsi) ed è proprio questo il motivo per cui questi ragazzi non sono e non saranno la salvezza del rock’n’roll. Pur essendo giovanissimi non hanno saputo rinnovarlo, e dunque non hanno portato nuova linfa al mondo della musica. Difficilmente faranno avvicinare i ragazzi alle band che hanno scopiazzato, o li faranno andare oltre la loro immagine patinata da social network, nè li invoglieranno a riprendere in mano gli strumenti e chiudersi negli scantinati, arsi dal sacro fuoco della ribellione.
Al massimo, li invoglieranno a farsi selfie a petto nudo e con la matita agli occhi.

Che vi piaccia o no, il rock versa in un pessimo stato di salute; è questo che ci diceva Wilson.
“La musica di oggi è TikTok, è contenuto social. Come fai a fare musica in 15 secondi? Noi non ci riusciamo”
Quanti di voi ricordano di aver letto questa frase, all’interno dell’intervista?
Non vi sembra sia molto più importante del tifo da stadio pro o contro i Maneskin, se davvero amate il rock?

Manlio Ranieri

Foto di copertina: John Varvatos ‘Rock Is Dead?’ Experience at NYFWM

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