©Annalisa Falcicchio
Gallipoli

Il mare appena svegli

è quello che desidero.

Incontrarsi tra pochi:

io, le onde, il profumo,

gente che non ha interesse

a gridare o vociare.

Il mare appena svegli

è quel mare che parla

di minuti che si dilatano

in un respiro saporito.

Ritrovo tutto quello

che non ho incontrato

e posso fare movimenti

al di là del sedersi

e camminare.

Il tallone affonda

lento nei granelli,

uno dopo l’altro,

e le gambe

si ricompongono

nelle loro ossa.

Il collo gira sicuro,

le narici si arrotondano,

le dita si accavallano

nell’aria

che qua e là

sfreccia carezze

sulle labbra,

sull’iride,

sull’anca comoda

senza elastici

a strozzo.

Il mare appena svegli

è quello che desidero

e non ha niente

a che fare

con quel tuo frenetico

arrivare sdraiato, nuotato,

abbronzato, bagnato, asciutto,

ancor prima che

il mare

si accorga di te.

Il mare appena svegli

è quello che desidero

per allontanarmi e

non fuggire

da te

e da quelli come te

che inquinano il sale

con tutto quello

zucchero

industriale.

Testo di Anna de Romita.

Foto di Annalisa Falcicchio.

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