Ci sono storie che dobbiamo ricordarci sempre,
ci sono inguistizie che grideranno sempre
Ci sono animi che ricordano
Ce ne altri che non lo sanno fare
che avanzano con indifferenza brutale nel mondo
Questo non vogliamo
Questo scritto è una lettera inventata di un amico ipotetico di Stefano Cucchi
Tutti possiamo essere vittime di soprusi
Sentiamo la campana suonare ed essa suona per noi
Annalisa
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Caro Stefano,
quando ci facevamo le canne assieme, mai avrei potuto pensare che si poteva davvero morire per abuso di potere.
Noi eravamo adulti eppur bambini, non volevamo crescere. Sfido io.
Ingenui, testardi, e maledetto io che non ti sono stato più vicino.
La tua storia di occhi viola e sfinimento non deve essere dimenticata, non dovrebbe mai più capitare.
Ma succederà ancora e tu Stefano mio l’hai vissuta.
E’ difficile a posteriori dire “ti voglio bene, mi manchi” e non sentirsi in colpa.
Tutti abbiamo un mondo di parole, di caverne, di fossi e di ortiche che non sappiamo dire e che gli altri non sanno ascoltare.
Tutti dovremmo accennare un sorriso in più, mozzare quel dito che indica nell’accusa e dire “Vieni qua amico amico”.
Poi si diventa eroi, ci si fa belli coi principi di ‘sto cazzo, i grandi borghesotti intelletualloidi opachi diventano il modello dei radical chic, svuotati d’anima.
Qui l’unica cosa che ci può salvare è la parola vera, autentica, sgorgante di vita naturale, son gli occhi umidi di bontà antica, sono le sberle che nessuno vuole più, è il bambino che non viene mai più trattato da rincoglionito sin dalla nascita, è la speranza che il senso delle vita sia imparare qualche cosa.
Ciao Stefano.
Uno scritto di Annalisa Falcicchio per Scrivere Grunge, laboratorio di scrittura online 
condotto da Manlio Ranieri

 Fotogramma, video e musica dal film Sulla mia pelle di Alessio Cremonini.

Il film è stato selezionato come film d’apertura della sezione “Orizzonti” alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Racconta l’ultima settimana di vita di Stefano Cucchi, interpretato da Alessandro Borghi.

 

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