L’aspettativa è un foglio bianco su una scrivania senza sedia, in una stanza in penombra.

Non si sa se è giorno o meno.

La testa invece è piena di frasi, troppo piena, al punto che sembra riempire la stanza.

Ma le frasi rimangono in una bolla che non scoppia mai.

C’è un pensiero a trattenerle: “non va bene”, “non piacerà mai”, “è troppo stupido scritto così”, “suona male”. Non provi per paura di sbagliare.

Sarebbe meglio scrivere e poi strappare il foglio e poi scrivere ancora, che fissare quell’unico foglio immobile, mentre il tempo scorre senza che te ne accorga.

Ed è davvero sera.

 

testo di Elvira Dellino

scritto durante uno dei nostri laboratori di scrittura in presenza

Photo by Jacek Dylag on Unsplash

 

 

I nostri laboratori online: 
entra in uno dei gruppi linkati per informazioni e per partecipare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*