Egon Schiele, Donna inginocchiata con vestito rosso, 1911

In silenzio è uscita di casa,

ha lasciato indietro

la tana splendente

e ha deciso di cerchiare

la parola di nero,

ha lasciato crescere

movimenti di labbra

che dicessero: vado.

In silenzio è diventata

donna di rosso

e si è ritrovata un corpo

rivestito di un calmo

fuoco di raso,

bretelle larghe di certezza,

scollatura sicura

di puntualizzare l’abbraccio

tra le forme

di ogni singolo respiro.

In silenzio è uscita di casa,

ripetendo una canzone

preferita

e ad ogni ritornello

ha sfregato le labbra

sulle note più timide,

ricoprendo il pane dei

suoi passi

di morbida confettura

al violoncello.

Le labbra continuavano

ad arrossire il cielo

arreso alla loro

persecuzione

e poi le dita affilavano

frecce smaltate

di rosso

fin dentro le gocce di pioggia

in remissione.

In silenzio ha attraversato

strade,

ha sbirciato case,

ha accompagnato

la canzone preferita

con un lento volteggiare

delle mani,

poi è approdata accanto

a un calice

e il vino ha tintinnato

sulla stoffa

dei suoi denti

in bella mostra

in un largo nuovo

sorriso

e di colpo il suo silenzio

è uscito di casa

e dalla tana

splendente

ha lanciato

una sola

unica parola

all’orecchio

del suo cuore.

In silenzio è diventata

donna di rosso

e si è ritrovata un corpo

rivestito di un calmo

fuoco di raso rosso,

rosso raso

e giù in profondo.

 

Anna de Romita 2020

Ispirazione: il vestito rosso e l’amicizia di Antonella Petrera. Da una serata conviviale a distanza de “La buonanotte della Magistra” .Coraggio e condivisione. Voglia di leggere a voce muta per sé e a voce alta per tutti.Ascolta “Donna di rosso” su Spreaker.

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