“Le persone non comprano prodotti e servizi,
ma relazioni, storie e magia.”
Seth Godin

Il linguaggio delle emozioni non è sempre facile da decodificare.
Occorre sensibilità, ingegno, ascolto, e senz’altro più di un tentativo. 

La dolcezza e l’autenticità del lavoro di Michele Pastrello offrono microstorie di senso che attraverso il non detto e il non svelato permettono allo spettatore di essere lui il creatore del proprio senso, dei propri sensi. Egli ascolta. Vede. Immagina. L’azione dell’immaginazione svela. E nel ricco lavoro di Michele andiamo a incontrare un popolo di sogni e sognatori, di ricerche, nostalgie, sensi nuovi, oggetti evocativi, danze, messaggi.

Una indagine che in Tenerizia, il più recente passo creativo di questi viaggi di indagine, vede la sperimentazione metaforica come un mezzo di conoscenza che da personale sa diventare universale.

Il confronto con questo lavoro poetico può essere un viaggio prezioso e farà venire il desiderio di cercare un’avventura tutta per sè. 

Immagine tratta da The little child, un altro video dello stesso artista.

 

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