Ribellarsi e provocare e reinventare: voci (eretiche?) del verbo ascoltare. E ascoltarsi.
La grammatica rizza il pelo? Faccia, comoda. Urge l’uomo, scotta l’istante.
Arrovellarsi, a una sola condizione. Che erutti il Bello ribollente. E, via il mantello plumbeo (pelle quasi sotto pelle), il nudo smemorato imbandisca tavola e rida, rida sino a squagliarsi in pioggia che ricolora l’intristita zolla.
Si grida al tradimento. Retro-marche! E no, tradisce il viaggio il puzzo di stantìo. Che si proceda o si torni indietro.
Retro-marche, ma solo per diventare più saldi di futuro.
Futuro che ascolti eretico. E fedele.
Testo di Giovanni Gammariello

 

Foto di Joy Stamp su Unsplash

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