Se penso a te e alla tua musica penso ad alcune mie giornate amare di adolescente e a come quella musica riusciva a portarmi lontano. Avvolta nella mia angoscia, tesa a decifrare un presente difficile, il sollievo veniva da quelle cassette TDK registrate da mio fratello e da quelle melodie che in qualche modo mi corrispondevano, erano qualcosa di me. Non sapevo cosa farmene delle mie paure e in qualche modo mi hai curato anche tu.

La tua musica era “saresca”, talmente la sentivo vicina a me. Una volta lo dissi anche a un ragazzo che mi piaceva: “tu sei come una canzone degli U2, sei saresco per me”.

E quando poi la matassa si è sciolta e sono diventata una giovane donna serena e consapevole sei rimasto: non sei entrato nella categoria “mi ricordi un brutto momento”, anzi. Hai ancora quel potere salvifico, ascolto la tua voce prima di un appuntamento, dopo una giornata difficile, mentre faccio la doccia.

Penso ancora che se dovessi finire su un’isola deserta e potessi portare con me un solo album porterei The Joshua Tree. Non mi stanca mai.

E poi, sappi che ero una delle 12 mila persone presenti ad Assago Forum l’11 ottobre 2018, quando parlavi di tematiche sociali e cantavi tutte quelle canzoni che negli anni mi hanno tenuto compagnia. Che spettacolo, ti ricordi che energia? Lo ricorderò per sempre. Ah la mia canzone preferita è Red Hill Mining Town.

È bello e confortante sapere che continuerai a tenermi compagnia quando lo vorrò. Grazie.

E Cristo santo quanto sei bono.

Sara

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