Che bello l’amore

Nelle storie degli altri.

Che se capita a noi…

…se capita a noi…

Come gli alchimisti veri

Sappiamo trasformarlo in oro

Ma senza poterlo vivere

Senza morderlo, mangiarlo

Senza prenderlo in comunione

Senza attraversarlo, tradurlo, viaggiarlo

Senza farci l’amore, passarci le dita, ingoiarlo.

Che bello l’amore

Nelle storie degli altri.

A loro va che si ritrovano

Dopo qualche tonnellata di bestemmie

Noi accendiamo i ceri a Santa Rita da Cascia

Coperti d’oro

Ma più di merda

Che ci vogliono gli occhi giusti

E comunque poi ci vendono al grammo

Come la vermara, i tartufi e la Maria

E le mandorle

Soprattutto le mandorle

Che noi non siamo per tutti

E forse per nessuno

Che bello l’amore

Nelle storie degli altri.

Anche se noi lo guardiamo dalla finestra

Come le vecchie di paese

Ma come le vecchie di paese

Sappiamo sempre tutto

E ci appassioniamo come a Netflix

Le televendite e i documentari sui cetacei

Che restiamo sempre qui nella stanza

Tra polvere, alambicchi e leggende metropolitane.

Che bello l’amore

Nelle storie degli altri.

Che se capita a noi…

…se capita a noi…

Ma tanto a noi non capita

Che tutto, in fondo,

è stato d’oro solo per poco tempo,

a certe condizioni

di calore

e pressione

e culo…

perché ci vuole culo

e calore

e pressione

più una costante matematica difficile da calcolare

che se qualcuno la ottiene

mica te lo dice.

Che magari, in fondo,

anche nelle storie d’amore degli altri

non c’è tutta questa poesia

E noi

Che se vogliamo l’azzurro

Deve essere esattamente quel tipo d’azzurro

Come le vecchie di paese

Magari

Abbiamo sempre avuto ragione.

 

Delia Cardinale

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