Cristoforo Colombo potrebbe scoprire un nuovo mondo semplicemente passeggiando per le vie della città con una tartaruga al guinzaglio. Al posto della tartaruga ho cominciato a portarmi una macchina fotografica. Così lo spazio intorno a me improvvisamente si è raddoppiato (il tempo, quello invece purtroppo si è dimezzato). Di giorno catturo la luce e di notte me ne porto una piccola scorta sotto forma di immagini. Nel silenzio e nel buio, dalla luce nascono le forme e finalmente prende forma la fotografia. Da quanto ho cominciato a fotografare, l’attimo è diventata la mia preda. La fotografia è una feroce celebrazione della vita. La macchina fotografica è una gentile signora che pretende di essere amata perché può dare vita a un’altra vita. Allo stesso tempo prende e dona. Da quando ho cominciato a guardare il mondo con i suoi occhi, un piccolo miracolo accade ogni giorno sotto i miei occhi.

Lo scrive Lorenzo Pompeo, traduttore, autore in proprio di prose e poesie nonché ideatore del blog di poesia “Il vascello fantasma”,  nella pagina web La mia missione del suo nuovo sito nel quale ha voluto raccogliere alcune fotografie scattate nel corso degli ultimi anni, a testimoniare un percorso nel quale ogni punto di arrivo è allo stesso tempo punto di partenza. Tra i progetti aperti segnaliamo “L’eterna caduta dell’Impero romano” dedicato alla versione turistica della romanità con scatti inediti e ironici dei luoghi turistici di Roma. Alcune sue foto sono state pubblicate sulla rivista “Il reportage” insieme a un suo testo tratto da un suo viaggio nei monasteri del Monte Athos in Grecia.  In progetto anche una sezione sulla fotografia istantanea, da qualche tempo al centro dei suoi interessi. La fotografia di Lorenzo Pompeo è frutto di una passione pura e semplice, aliena da qualsiasi scopo commerciale. Tra la poesia, che è l’altra sua grande passione, e le sue fotografie esiste evidentemente una sorta di “passaggio segreto”, una singolare osmosi, o se preferite una risonanza, che tuttavia non è possibile esplicitare in modo banale e semplice.

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