Un giorno

Ci sarà una cosa diversa dal giorno
Una cosa più franca, che si chiamerà lo «Jode!»
Una ancora, traslucida, come la pece greca
Che ci si incastrerà nell’ occhio con mossa elegante
Ci sarà l’aura-orecchio, più crudele
Il mollusco, più libero
Il soffitto meno eterno
Il baouf sempre innevato
Ci sarà la quercia-galera
Ci sarà il fuoco-bambino, il baroico
E tutta una piantagione di cose simili
Le ore saranno differenti
Non le stesse, senza risultato
È inutile fissare adesso
I dettagli precisi di tutto ciò
Una certezza sussiste: un giorno
Ci sarà un’altra cosa che il giorno.

Un jour

Il y aura autre chose que le jour
Une chose plus franche, que l’on appellera le Jodel
Une encore, translucide comme l’arcanson
Que l’on s’enchassera dans l’oeil d’un geste élégant
Il y aura l’auraille, plus cruel
Le volutin, plus dégagé
Le comble, moins sempitemel
Le baouf, toujours enneigé
Il y aura le chalamondre
L’ivrunini, le baroique
Et toute un planté d’analognes
Les heures seront dilférentes

 

Pas pareilles, sans résultat
Inutile de fixer maintenant
Le détail précis de tout ca
Une certitude subsiste: un jour
Il y aura autre chose que le jour.

Boris Vian

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