Un salto è un volo. Dando la mano a qualcuno è più facile,  quando si perdono le cose. Perdere qualcosa apre alla novità, e ci offre la possibilità di affidarci al nuovo, senza averne paura, anche restando senza ciò che avevamo perduto.

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La scarpetta è nuova. Corre sulla breccia del cortile. Corre e dietro ci sono i

fuochi. Salta una pozzanghera, e grazie alla mano di papà il salto è un volo.

Corre la scarpa del papà. Corre la scarpa della mamma. Le scarpe nuove ti

fanno sentire nuovo. Portano in posti nuovi. Nei posti nuovi ci si va con gli

zainetti. Ci si va con i piedi. Ci si va con i treni. Ci si va con le barche. Ci si va

con mille e mille altri.

La scarpetta nuova è ferma sulla barca. Sulla barca la scarpetta non

cammina. La barca mica cammina. La barca galleggia.

Galleggia la scarpetta nuova sulla barca. Galleggia la scarpetta nuova sul

mare alto e lontano. Giace la scarpetta nuova su una spiaggia, sola, e fredda

e bagnata. Nuova ma vecchia. Giace l’altra scarpetta sulla barca sgonfia.

Perché ora i piedini sono scalzi sulla spiaggia. Fanno i passi in un paese

nuovo. Avranno scarpe, poi. Ma ora volano un po’ , con la mano di papà, con

la mano di mamma.

di Antonella Petrera, illustrazione di Gaia Miacola
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