Da tempo contratto con uno strano signore;
è il venditore di tragedie, vende davvero a basso prezzo.
E’ un affare, quello specchio di carminii,
ma lasciatelo cadere e vi attraverserà per 7 volte
macchiandovi il petto di rosso.
Basta un tocco, un gusto, quel sapore acre che avevi dimenticato
ed ecco tutto riapparire, il giorno che ti ingannò
quell’altro in cui è fuggito con il tuo cuore stretto stretto

cinque monete e sarà di nuovo tuo.
I non nati alla finestra, come farli rivivere così
davvero non ci vuole niente. Tornare
a ricomprarsi dopo essersi venduti;
questa sì che è buona! Puoi comprarti
anche il sorriso buttato via cinque mesi fa
per un niente, e far rivivere il tuo cane perso tra i fiori
– signorina, signorina, quante cose ha gettato via!-

ma io mi sono persa e non ritrovo più la strada.
Comprerò, se è possibile signore, anche quella, per cercarmi
quando vivrò altrove,
tra le braccia di uno sconosciuto per esempio,
quando annullerò la mia identità nella bocca dell’ennesimo assassino.

Io, mi sono venduta a poco prezzo,
al venditore di tragedie.
Poesia di Giorgia Deidda

Emil Nolde (Maschere)

la rubrica #unapoesiatuttatua

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