Che ci fanno Mark e Daria, di notte, in questa baia sperduta in qualche posto del Mediterraneo, sotto un soffitto caldo di stelle e l’unica protezione del velo di una tenda da campeggio?
Forse scappano da qualcosa: da un’accusa ingiusta di omicidio o da un capo opprimente; da un mondo che non li vuole come sono.
Oppure sono solo due avventurieri in cerca di un posto sufficientemente selvaggio, o due turisti che non amano dormire in hotel.
Ha importanza saperlo?
Forse no.
Forse, al contrario, Mark e Daria stanno pensando proprio che sarebbe bello che non esistesse nessun passato a braccarli e nessun futuro ad aspettarli: solo il qui e l’ora.
Perché il qui e ora sono l’unica cosa tangibile, profumata della salsedine che galleggia nell’aria dell’insenatura, morbida come la sabbia su cui hanno appoggiato il fondo in polietilene rinforzato del loro igloo.
Da fuori sono una macchia di colore: una luce lieve illumina quella piccola villetta in tessuto dall’interno, assumendo il colore arancio del velo di poliestere; si possono distinguere le sagome dei due occupanti, in un gioco di ombre cinesi che somiglia a quel passatempo affascinante che si faceva da bambini per far comparire ogni sorta di animaletto sulla parete. Sono abbracciati. Nel silenzio assoluto della notte della baia li si può sentir parlare e ridere, o persino respirare durante le pause pensierose. Lui le guarda la bocca: da qualche giorno ha questa specie di fissazione per le labbra di Daria, gliele osserva sempre, in foto, nei sorrisi che gli arrivano distorti e amplificati attraverso il vetro del bicchiere della birra, oppure quando si dischiudono in un impercettibile moto di meraviglia davanti a qualcosa di davvero affascinante o ancora quando si arricciano in quella maniera buffa, mentre lei serra la bocca e gonfia le guance dall’interno.
Dell’arco d’ingresso hanno chiuso solo la zanzariera, lasciando aperto il telo impermeabile; in questo modo possono stendersi sul materassino con le teste verso l’accesso e guardare in alto in direzione del cielo stellato, che in questo posto così isolato esplode di luccichii promettenti.
Ci sono attimi che durano un’eternità.
Dove saranno Mark e Daria, domani?
Forse non importa. Forse a loro stessi basterebbe la certezza di essere: di esistere, da qualsiasi parte, e non solo in quanto personaggi di questa breve storia.

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