S’aggrappa

come la vita ai muri
in rami screpolati,
come melodia di canzone
che nulla chiede

il sorriso
gratuito
a lungo scrutato
fra elettronici chilometri

e anche oggi
che, rubìno, si spiega
nella brevità
di questa distanza
posso solo sfiorarlo.

Ma è nel contatto
sfuggente
che l’energia fluisce.
Lo sapeva
anche il Maestro

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Un romanzo inutile

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