Per chi ne ha bisogno e per chi non ama lo spreco.

L’idea è fantastica!

Due frigoriferi all’aria aperta a Berlino, uno si trova nel quartiere di Prenzlauer Berg, su Malmöstrasse 29 all’interno di uno dei capannoni dell’Hausproject M29, l’altro, a Kreuzberg, nel cortile delle Tommy-Weisbecker-Hauses su Wilhelm Strasse 9, e sono completamente all’aria aperta.

Dentro ci si può trovare di tutto, non solo il cibo di turisti e berlinesi che non fanno in tempo a consumare quanto acquistato prima di partire.

Oltre ai due frigoriferi “sempre a disposizione” ci sono altri diciannove frigoriferi sparsi per tutta la città ospitati dentro esercizi commerciali e che quindi seguono gli orari di apertura e chiusura ma che funzionano nello stesso modo.

Tutti possono donare o prendere in maniera anonima e senza nessun passaggio burocratico.

L’intenzione è quella non solo di aiutare i più bisognosi, ma di sviluppare una coscienza sociale che si batta contro gli sprechi del cibo.

Da quando è nato il fenomeno del Food Sharing, 180 tonnellate di cibo hanno evitato la pattumiera; 72 tonnellate nella sola città di Berlino.

E qui in Italia come possiamo fare per diventare food saver? Sarebbe interessante se potesse nascere un progetto analogo nell’ambito del PINPAS, Piano Nazionale di Prevenzione contro lo Spreco Alimentare.

Nel frattempo vi segnaliamo una interessante versione tecnologica del food sharing: la app che serve per condividere frigoriferi Ratatouille, ideata da giovani per giovani, per risolvere il problema degli avanzi nei frigoriferi di studenti universitari e ragazzi, ma anche di tutti coloro che non hanno il tempo di gestire gli acquisti in base agli effettivi bisogni.



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