Sembra sia passata la moda delle sigarette elettroniche, nessuno più ne parla.

Mi sembra che molti di  quelli che avevano iniziato a fumare la sigaretta elettronica hanno poi abbandonato.

Mi sembra doveroso e importante far conoscere il pensiero Sandro Veronesi a tal proposito per chiarire una volta per tutte se le sigarette elettroniche fanno male o no.

Anche perché per tanti, come per me in passato, non è il bisogno di nicotina a creare dipendenza ma si tratta di gestualità e ritualità, bisogno di relax, la necessità di condividere momenti con altri.

Forse è bene farla tornare dunque di moda la sigaretta elettronica, perché il fumo tradizionale miete troppe vittime e arreca troppe malattie.

Esiste una alternativa. E dobbiamo usare tutta la nostra intelligenza e desiderio di libertà per comprenderla sino in fondo.

 

“Il dibattito sulle sigarette senza tabacco, le sigarette elettroniche, si è concentrato soprattutto sul loro mercato: chi le deve vendere, quali interessi nascondono e se lo Stato ci deve, o può, guadagnare. Pochi si sono soffermati sul cuore della questione: la salute dei cittadini. Se tutti coloro che fumano sigarette tradizionali si mettessero a fumare sigarette senza tabacco salveremmo almeno 30.000 vite all’anno in Italia e 500 milioni nel mondo. Per questo propongo che le sigarette elettroniche vengano chiamate «senza tabacco».

Il fatto che funzionino con un meccanismo elettronico non è il punto forte di questi strumenti: ciò che le rende scientificamente interessanti è che non bruciano tabacco. La forte cancerogenità del fumo è infatti dovuta esclusivamente al tabacco che quando raggiunge i 900 gradi – vale a dire la temperatura alla quale avvengono le reazioni di demolizione delle molecole originali e le trasformazioni che generano nuovi composti – libera ben 13 idrocarburi cancerogeni.

Nella sigaretta «elettronica» il tabacco viene sostituito con glicole propilenico, glicerina vegetale, aromi vari: nessuna di queste sostanze provoca il cancro (né altri danni alla salute). Un discorso a parte merita poi la nicotina, contenuta in molti tipi di «elettronica» , che non è cancerogena , ma è una sostanza stupefacente e in quanto tale crea dipendenza fisica e psicologica. 

Quando due anni fa circa è apparsa la sigaretta senza tabacco, chi, come me, si occupa da sempre delle tragiche conseguenze del fumo sulla salute dell’uomo, ha visto subito un barlume di nuova speranza. Io credo che la società, intesa come l’insieme dei cittadini e delle istituzioni, non abbia piena coscienza dell’entità di queste conseguenze, e in particolare non sappia cosa significhi un cancro del polmone. Le centinaia di morti quotidiane per cancro polmonare dovute al fumo vengono ignorate ed è ignorato il loro dolore. Addirittura il nostro Stato lucra su questa tragedia, attraverso il Monopolio sui pacchetti di sigarette. Tutto sembra ridursi a questioni economiche. (Sandro Veronesi _l’Unità ) ”

 

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