In evidenza: Franco Fontana, Basilicata, 1978

Non amo particolarmente il contemporaneo, nonostante sia necessario informarsi su ciò che accade per essere cittadini più consapevoli  e per non soggiacere al potere superiore dello stato e del suo organo legislatore; forse è un ammissione di indifferenza rispetto a ciò che ogni giorno vedo accadere, ma è un problema istintivo che va avanti da anni e non riguarda il vivere quotidiano dell’oggi, ma l’esistenza in generale. Chi ha un animo desueto, chi si ritrova a vivere situazioni e cose che non lo riguardano, rifiuta di getto la cosa in questione, preferendo l’ignoranza. Mi riferisco soprattutto alle cose come ci vengono riportate dagli apparati di informazione, e non si tratta quasi mai di cronaca ma di indottrinamento puro. Alla base di  questo indottrinamento ci sono alcune forme della conoscenza che interpretano e pregiudicano la materia giornalistica. Avere un modo differente di guardare le cose non permette nemmeno di entrare minimamente nel merito di questioni contemporanee, nemmeno se queste sono di importanza capitale. L’importanza è sempre ciò che tramite le forme della conoscenza ci viene imposto come tale. Riferimento classico è 1984 di George Orwell, ma è possibile estrapolare l’atteggiamento della ragion di stato anche in altri ambiti. Ad esempio in War of Worlds (H.G.Wells, 1898) la notizia dell’arrivo dei marziani e il successivo spostamento di quest ultimi a partire dal parco Horsell fino a Londra e dintorni, è filtrato soprattutto dai giornali, dai cosidetti strilloni. Particolare non da poco. La stampa in quel caso definisce ciò che è importante e informa i cittadini che fino a quel momento vivevano quasi del tutto ignari del pericolo che stavano per correre. La stampa dice che i marziani sono spietati ma che le navi da guerra del governo (ad esempio nell’episodio della Thunderchild) sono pronte ad affrontarli e a usare abilmente i cannoni. In questo affascinante racconto, Wells, ci comunica svariati temi, anche se in maniera piuttosto schematica, dovuto evidentemente alla sua formazione scientifica, tra questi temi figura quello del rapporto informazione-accadimenti-persone. Prima di tutto, la gente Londinese vive tutto meccanicamente e serenamente fino a che non c’è qualcosa che crea panico. Successivamente all’annuncio da parte dei giornali dell’arrivo dei marziani, scatta un panico sproporzionato, quasi animalesco. L’assenza di uno stato intermedio che possa mitigare la furia dei cittadini in fuga, è dovuto all’affidamento cieco della propria incolumità agli organismi di stampa che a sua volta tutela gli interessi del potere centrale. Quando anche la prima zona di insediamento dei Marziani e dei loro cilindri spediti direttamente da Marte è ormai a ferro e fuoco, la prossima zona di conquista è totalmente ignara del suo destino di lì a poco a venire. Soltanto il lavoro della stampa può mettere in guardia i cittadini, non l’osservazione diretta dei fenomeni.  E’ più importante fare business che preoccuparsi di quel che potrà succedere. Questa è una forma della conoscenza degli apparati di informazione. Definire ciò che è importante e ciò che non lo è. Gli altri strumenti di interpretazione del reale sono diversi.

Giovanni  Sacchitelli

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