Il mare non ha colpe.
Il mare non uccide, non inghiotte.
Sono la stupidità dell’uomo, la sua avidità, il suo scarso rispetto per il dio blu che ha davanti, ad uccidere.
A volte il mare trattiene, seppellisce, ma di solito non è così: il mare, prima o poi, restituisce.
Restituisce i corpi dei migranti morti, le loro scarpe perse nelle traversate a nuoto per raggiungere la costa. Ma non è stato lui ad ucciderli, sono state le armi vendute sottobanco ai paesi da cui scappano, sono stati quelli che si fanno pagare un sacco di soldi per caricarne cento su un gommone instabile, sono stati quelli che li lasciano in balia delle onde per giorni interi, per far valere la propria posizione di forza nella gara a chi ce l’ha più duro.
Restituisce le tonnellate di plastica che gli vomitiamo in pancia, le riporta a riva sulle spiagge invernali, tristemente affollate di bottiglie di detersivi, ciabatte di gomma, boe ricoperte di gusci di cozze, reti in polietilene o in PVC; lo fa quando è finita la calca dei bagnanti che gliele ha incautamente date in pasto.
A me, oggi, il mare ha restituito qualcosa di importante: ha portato in dono, attraverso parole rinfrescate, qualche messaggio inatteso e qualche abbraccio stretto, emozionante, la vicinanza degli amici che credevo smarriti lontano. Ha restituito un briciolo di vita.
Il mare restituisce. Il mare cura.
Il mare, però, mi restituisce anche tutto il dolore che ho causato, goccia a goccia, con un rumore sinistro di risacca, così diverso da quello che faceva la felicità.
Il mare non ha colpe, lui.
Io forse sì. Credevo di avere solo amore, ma in qualche modo anche quello è una colpa.
Per fortuna che il mare, prima o poi, restituisce tutto.

Testo e fotografia di Manlio Ranieri

Licenza Creative Commons
Il mare restituisce di Manlio Ranieri è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso maulis@libero.it.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*