Rockinday è una interessante manifestazione musicale nata e cresciuta a San Vito dei Normanni in provincia di Brindisi e compie ben dieci anni!
Per festeggiare questo traguardo domani saliranno sul palco Il teatro degli Orrori e ad aprire il concerto Moustache Prawn.
Abbiamo rivolto qualche domanda ad uno degli organizzatori di Rockinday, Francesco Amatulli.
Come è cambiato il modo di organizzare eventi musicali in questi dieci anni?
Il principale cambiamento nell’organizzazione degli eventi, musicali e non, da un po’ di anni a questa parte è senz’altro l’evoluzione dei social network. Ricordo che per le prime edizioni utilizzavamo MySpace, che i più giovani nemmeno conoscono forse. Oggi, invece, il primo passo per pubblicizzare un festival è creare l’evento su Facebook, sebbene le vecchie buone locandine continuino a essere uno strumento indispensabile.
Creare e far crescere un festival di musica rock indipendente nel nostro piccolo paese, in una terra che non ha certo una tradizione rock alle spalle, non è stato semplice e non lo è ancora. Tuttavia, noi abbiamo sempre creduto in ciò che facciamo, per questo abbiamo continuato a lavorare per offrire al nostro amato territorio una possibilità in più, una possibilità rock.
Come e quanto, secondo te, la musica influenza la società? Può renderla più attenta e più vicina alla bellezza?
Wilde diceva che “Tutta l’arte è completamente inutile” e io sono d’accordo con lui. La musica, in quanto arte, deve essere portatrice di bellezza e nient’altro. Quando in una società esiste la bellezza e la si valorizza, il resto viene da sé. Ma conosciamo tutti la realtà in cui viviamo… Quindi, se noi che costituiamo la società non siamo sensibili al bello, diventa difficile per la musica e l’arte in generale influenzarci.
Dieci anni di live e di musica! Quali sono le emozioni prevalenti?
Dulcis in fundo! Questa è senza dubbio la domanda più difficile, poiché in generale è sempre un’impresa ardua tradurre in parole le emozioni, figuriamoci in questo caso! Il Rockinday, dopo 10 anni, è ormai parte della nostra vita, una creatura che abbiamo visto nascere e crescere. Per questo, dovendo parlare di un rapporto quasi padre-figlio, sceglierei più un sentimento: l’amore. Ecco, penso che la parola amore racchiuda in effetti l’intero vortice di emozioni con cui ci apprestiamo ad affrontare questa decima edizione.
Annalisa Falcicchio
Non mancate!
4 agosto 2016
Arena Don tonino Bello, interno villa comunale
San Vito dei Normanni (Brindisi)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*