IL PERCORSO DEL VIAGGIO DI BATTISTI E MOGOL

Da Carpiano a sud di Milano, verso Pavia. Da Castel San Giovanni e poi verso il mare di Sarzana, vicino a La Spezia. Sfruttano strade poco battute verso la Versilia. Dopo Castiglioncello, Cecina, Grosseto, Urbino, Capalbio, fiancheggiano l’Aurelia, su strade poderali bianche. L’itinerario non fu pianificato per intero, lasciando un margine di scelta lungo il viaggio. Certo le strade purtroppo non erano tutte cancellate come oggi. Lucio infatti lo raccontò: “A cavallo le strade sono diverse, tutto è diverso in questa Italia semisconosciuta che frughiamo lentamente giorno per giorno. Percorriamo sentieri in mezzo ai boschi, stradine polverose, viottoli di montagna, spiagge. Qualche volta, ma è raro, incontriamo una striscia d’asfalto..”. Poco prima di scrivere “Emozioni”, nel giugno del 1970Lucio Battisti e Giulio Rapetti (nome d’arte Mogol) fanno un viaggio che per l’epoca fu rivoluzionario, da Milano a Roma, a cavallo. L’idea fu di Giulio/Mogol che, a un certo punto, disse: «Lucio, dobbiamo farlo quel viaggio a cavallo. Se non lo facciamo noi, chi lo fa?» Al giornalista di Sorrisi e canzoni che chiese a Lucio il senso di quel viaggio rispose così: “Lo spirito è quello di provare a noi stessi che possiamo farcela, e quello di godere, senza preoccupazioni, di un vero contatto con la natura, per curarci un po’ delle malattie della nostra vita di lavoro, di fretta, di angosciosa corsa contro il tempo. La cronaca del viaggio, dalla preparazione all’arrivo, la scrisse lo stesso cantante, fu pubblicata su TV Sorrisi e Canzoni. ( L’esperienza fu raccontata anche in diversi libri, tra i quali quello dell’uomo che, con la sua famiglia, insegnò al cantante a stare in sella, Albert Moyersoen. A differenza di Lucio Battisti, Giulio Rapetti Mogol già sapeva cavalcare e continuerà a coltivare questa sua passione.

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