Budapest, la storica capitale dell’Ungheria, è definita da molti come la Parigi dell’est per i suoi palazzi in stile barocco, neoclassico e soprattutto art-nouveau. In passato era divisa in Buda e Pest, due zone distinte e unificate nel 1873. Ciascuna di esse mantiene ancora una propria identità ed è bello passare dalla più silenziosa Buda alla vivace zona commerciale di Pest.

Le attrattive turistiche di Budapest sono molte e raccontano una lunga storia di dominazioni straniere e grandi imperi che sfruttarono la posizione geografica favorevole, di ponte tra l’est e l’ovest dell’Europa. Il centro è piuttosto contenuto e si può girare anche a piedi se non si patisce la fatica.

Tra i monumenti da non perdere segnaliamo: il Palazzo Reale e il Bastione dei Pescatori, sulla collina di Buda, dove ammirare il panorama sul sottostante Ponte delle Catene e sul Parlamento (il cui stile richiama Buckingham Palace a Londra); la Basilica di Santo Stefano, ove è custodita una venerata reliquia dell’omonimo santo e la Piazza degli Eroi col Monumento del Millenario (dedicato ai caduti per la patria).

Per chi fosse interessato invece al periodo più recente, consigliamo: The Hospital on the Rock, un ospedale scavato nel sottosuolo di Buda che assunse anche il ruolo di rifugio antiatomico a metà dello scorso secolo; il Museo del Terrore, dove sono raccontati gli anni in cui l’Ungheria visse oltre la cortina di ferro, sotto la dominazione sovietica; il Memento Park, appena fuori città, in cui sono raccolte le statue di ispirazione comunista che in passato decoravano strade e piazze cittadine.

Per gli amanti dell’arte imperdibile una visita al Museo delle Belle Arti di Budapest, inaugurato dall’imperatore austro-ungarico Francesco Giuseppe per celebrare l’anniversario millenario della fondazione del paese. Il museo si trova all’interno di un palazzo in stile neoclassico costruito tra il 1900 e il 1906. La collezione comprende oltre 100 mila pezzi ed è considerato uno dei più ricchi musei d’arte del mondo.

Un altro motivo per approfittare dei prezzi di febbraio per volare a Budapest sono senz’ombra di dubbio le famosissime terme. Basti pensare che già gli antichi romani, quando vi arrivarono oltre 2000 anni or sono, ne fecero un luogo elettivo e sfuttarono una parte del centinaio di sorgenti termali nel sottosuolo.

La costruzione degli impianti termali fu incentivata anche dai successivi governanti e in epoca turca divennero un’abitudine consolidata, tutt’ora mantenuta dagli abitanti. Sono infatti considerate una sorta di cattedrali della salute perché l’acqua, con temperature dai 21 ai 76°C., è ricca di minerali che possono lenire dolori articolari, reumatici e muscolari (oltre, pare, porre rimedio alle bronze). Ma bisogna prestare attenzione agli orari poiché l’accesso è separato o alternato per uomini e donne, e solo in giorni o orari prestabiliti è consentita la promiscuità.

L’esplorazione e l’utilizzo delle stazioni termali in città può essere considerato un viaggio nel viaggio, per lo stile in cui ciascuna è stata costruita, ma anche perché l’iter da seguire richiede tempo e un po’ di attenzione. Si inizia con le piscine coperte dalla temperatura variabile, per poi deliziarsi con massaggi, saune e vasche di acqua gelida.

Esistono alcune vasche all’aperto dove i più temerari possono immergersi anche durate il rigido inverno, o altrimenti da sfruttare nel corso della stagione calda per trovare refrigerio o anche solo per contemplare la ricchezza di dettagli dei Bagni Gellért, o magari assistere a una partita di scacchi in acqua ai bagni termali Széchenyi.

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