“nel mio cuore c’è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma io gli verso addosso whisky e aspiro
il fumo delle sigarette
e le puttane e i baristi
e i commessi del droghiere
non sanno che
lì dentro
c’è lui”

 

 

 

Cos’è l’arte  per te?

L’arte è assolutamente comunicazione, è riuscire a parlare alle persone attraverso e attraversando un atto creativo dell’anima spesso chiuso in un silenzio assoluto. Voler quindi trasmettere ciò che si prova, è sinonimo di grande coraggio, e gli artisti, nella loro sottile fragilità ne hanno parecchio. Quando ci si commuove davanti l’anima, e la materia la riveste rendendola visibile, allora per me è arte.

In una frase che scrissi tempo fa ho cercato di racchiudere questo concetto:
“L’arte è l’unica cosa che mette a nudo la nostra anima, il bello è che poi sa sempre come rivestirla”.

Quando hai scattato la tua prima vera fotografia e cosa hai capito?

Una fotografia è sempre “vera”, la mia prima immagine fotografica ritengo comunque sia la prima fotografia che ricordo di aver fatto. Un compleanno troppo vecchio per stare a ricontare gli anni, una Polaroid “Sun600”, che talvolta uso ancora, i miei nonni sul divano fiorato tipico anni settanta, quei colori sbiaditi che ancora hanno nelle sfumature la felicità di qualcosa sospesoper sempre nel sempre del tempo che passa. In quel momento forse non capii subito l’importanza di ciò che avevo fatto, ma il mio cuore sicuramente “impressionò” nell’inconscio ciò che avrei voluto fare.
La verità di una fotografia non conosce falsità, mai.

Tre parole che dicono molto di te.

Poesia, visione, immagine.

Tre aggettivi che parlano dei tuoi sogni.

Possibili, credibili, ricaricabili.

 I tuoi progetti.

Comunicare il più possibile.

I tuoi film preferiti 

Adoro il cinema, ma a questa domanda mi è impossibile rispondere, troppe cose mi emozionano in maniera diversa e c’è sempre qualcosa che in qualche modo che la rinnova.

La tua poesia preferita

“Un uccello azzurro” di Charles Bukowski

Quale ricerca muove la tua fotografia?

 La mia ricerca nella fotografia, è quella di provare a cogliere quelle cose che spesso (ci) sfuggono per noia o per superficialità. Vorrei riuscire a regalare un “occhio” profondo che sappia guardare veramente, che scavi fenditure immense per piccole domande quotidiane.

Che rapporto hai con la tecnologia e i social network, pensi aiutino la diffusione della cultura o la mortifichino?
Come Social uso instagram e FB, se usati in modo intelligente, penso aiutino tantissimo a diffondere la propria arte e a promuovere il proprio lavoro, finché tutto questo rimane un servizio per non offendere nessuno e per sorreggere una energica condivisione, porterò avanti le mie pagine. La tecnologia è fondamentale per sperimentare e migliorarsi, bellissimo l’analogico, bellissimo il digitale, l’arte non può avere confini e confinati, l’espressione non ha regole o peggio ancora, regolamenti precisi. La cultura non è “mortificata” dalla tecnologia o dai Social Network, la cultura è spesso mortificata solo dall’ignoranza.

La tua speranza

La mia speranza credo che accomuna tutti gli Artisti, sopravvivere della la propria Arte cercando di rimanere sempre con il cuore immenso di un bambino che cresce e quindi comunica.

Le tue pagina: “Poesie nell’angolo” su FB . “Nadalo72” su Instagram.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*